In cosa è avvantaggiato un bilingue?

Il bilinguismo

Il cervello del bambino bilingue deve lavorare molto di più per immagazzinare questo doppio carico di lavoro, il che spiega il periodo silente. La neuroimaging mostra che i bilingui operano non solo nelle aree celebrali deputate alla lingua (emisfero sinistro), ma interessano anche l’emisfero destro. Questa maggiore attività del cervello del bambino bilingue che si accende e spegne con estrema frequenza e velocità per selezionare continuamente i due bagagli di memoria archiviati, è il motivo principale di uno dei grandi vantaggi che i bilingui hanno sui non-bilingui. Questo accendere-selezionare-spegnere è un compito che li porta ad eccellere nell’attenzione selettiva non solo negli ambiti verbali: ma anche negli ambiti non verbali.​

Una altra capacità che i bilingui dimostrano di avere vantaggiosamente superiore rispetto ai monolingui è quella che definiamo “anticipazione”. I bilingui, che attingono ad un doppio serbatoio di parole (ma anche di esperienze  e di pensieri, perché due lingue modellano due schemi alternativi e diversi di pensiero), dimostrano di avere migliori capacità anticipatorie, sia in ambito verbale (immaginano più facilmente come finirà una frase) che non verbale (riescono a leggere la realtà con migliore attendibilità).

Sottolineo ancora una volta che la QUALITA’ del bilinguismo è veramente fondamentale. Un bilinguismo sottrattivo, ovvero un bimbo che sa più lingue ma nessuna bene, che non ha accesso a fonti culturali e linguistiche di qualità, che è minato nella sua identità linguistica e culturale, non è un individuo avvantaggiato rispetto ad un coetaneo monolingue, bensì svantaggiato.

Di due lingue almeno una deve essere completa. Non avrebbe nessun vantaggio sapere più lingue ma tutte in modo parziale determinando così un bilinguismo sottrattivo (Crescere bilingue: vantaggi e svantaggi – edu.ibcs.it).

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